Il prossimo 30 marzo sarà inaugurata, in locali del Palazzo Comunale di VASANELLO (VT), alla presenza di alte personalità camerunensi ed italiane
la “Casa della Cultura Camerunense”: l’unica al mondo fuori dal paese africano.
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Vasanello è gemellato con la popolosa città di Dschang, nell’Ovest del Camerun francofono, da maggio 2003. Da allora sono sorti numerosi progetti di Cooperazione che hanno visto e vedono coinvolti enti ed associazioni ai più alti livelli (Ambasciate d’Italia e Camerun, Fao, Unesco, Unicef, Croce Rossa Italiana e Camerunense, Regione Lazio, Provincia e Comune di Viterbo, Policlinico Umberto I di Roma, Università Roma 1, 2, Upter e della Tuscia, oltre ad associazioni e privati cittadini) grazie ai quali in questi anni sono sbarcati in Camerun container di beni di prima necessità e sviluppo, un’ambulanza e sono stati realizzati svariati pozzi a captazione idrica.
In Camerun l’assistenza sanitaria è a totale pagamento e inoltre, considerata la carenza di personale medico, uno ogni 12.500 abitanti – concentrato perlopiù negli ospedali degli insediamenti urbani – l’assistenza sanitaria sul resto del territorio è erogata solo da infermieri che gestiscono i Centre de Santé, strutture fatiscenti invariabilmente prive di strumentazione medica di base e cronicamente carenti in medicinali. Il contesto sanitario è dunque particolarmente difficile e le statistiche ne sono una diretta conseguenza: la mortalità infantile è di 154 su 1.000 nati vivi, con una speranza di vita media di 48 anni e con una sieroprevalenza per infezione da Hiv prossima al 6%.