Dal 18 al 20 Aprile 2012 il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma ospiterà i primo dei due Colloqui Internazionali previsti dal Progetto Europeo "RIME- Réseau International de Musées d’Ethnographie" (www.rimenet.eu), coordinato dal Musée Royale de l’Afrique Centrale di Tervuren, Belgio.
Questo primo Colloquio, curato dalla Divisione Etnografica del museo "Pigorini", intitolato "Oltre la modernità. I musei etnografici hanno bisogno di etnografia?", può contare sulla presenza di eminenti studiosi e professionisti della scena internazionale della museografia etnografica contemporanea.
Sarà, così, un importante occasione di aggiornamento relativamente alle questioni chiave dell'attuale rapporto tra la disciplina antropologica e i suoi musei, protagonisti di un'appassionante e vivace fase di ripensamento, sperimentazione e apertura.
Le registrazioni da parte del pubblico sono aperte fino al 2 Aprile.
Il modulo per la registrazione è disponibile attraverso questo collegamento: http://www.pigorini.beniculturali.it/Eventi_e_News/Eventi/FORMAT_MODULO_D-ISCRIZIONE.doc e, una volta compilato, deve essere inoltrato entro la data prevista all'indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PROGRAMMA COMPLETO [PDF italiano] [PDF english]
European Project "RIME" [Ethnography Museums & World Cultures]
Colloquio internazionale – Dedicato alla memoria di Ivan Karp
International Colloquium – Dedicated to the memory of Ivan Karp
Oltre la modernità.
I musei etnografici hanno bisogno di etnografia?
Beyond Modernity.
Do Ethnography Museums Need Ethnography?
Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini"
Roma
18-20 aprile, 2012
April 18th - 20th, 2012
Prima del secolo XIX le raccolte di oggetti etnografici testimoniavano dei primi incontri tra la nostra cultura e le altre, alimentando quel fascino dell'esotico su cui il museo etnografico ha inizialmente fondato il proprio successo. La dicotomia "noi/altri", interpretata in termini di opposizione "primitivo/moderno", ha dato forza all'identità eurocentrica della nostra cultura, ma dopo i grandi conflitti mondiali e l'avvio del processo di decolonizzazione, lo statuto del museo è cambiato, trasformandosi in un'istituzione orientata al dialogo interculturale e sempre più sensibile alle critiche postcoloniali.
Nell'attuale contesto politico e sociale i confronti interculturali hanno costretto anche il museo ad entrare da protagonista nel vivo delle tensioni provocate dai nuovi processi di globalizzazione e dai flussi migratori. L'interpretazione di questo scenario, in cui gli "incontri secondi" tra culture e musei di etnografia sono divenuti preminenti, è ancora questione aperta e si colloca – tra l'altro – in una congiuntura economica e culturale particolarmente critica per la vita stessa dei musei.
L'obiettivo di questo colloquio internazionale è dunque quello di assumere in modo problematico la fase aurorale della museografia etnografica dei "primi contatti". L'invito è a riflettere sul suo lascito nell'assetto delle contemporanee politiche della rappresentazione museale, tenendo conto della crisi globale delle nostre istituzioni culturali. Mezzo secolo fa William Sturtevant si chiedeva: Does anthropology need museums? Partendo da un aperto confronto sulle prospettive dell'attuale museografia etnografica, e senza ignorare i risultati provocati da alcune recenti soluzioni istituzionali, che in molti casi fanno tesoro delle molteplici istanze avanzate dalla società contemporanea, vogliamo al contrario chiederci: Do ethnographic museums need ethnography?
- Sessione introduttiva - I musei di fronte alle sfide della contemporaneità
- Sessione 1 - Musei di Etnografia: nuove missioni e progetti in corso
- Sessione 2 - Tra passato e presente: musei, collezioni e rappresentazioni
- Sessione 3 - Temi e problemi per il XXI secolo: i musei etnografici hanno bisogno di etnografia?