Simbdea, il patrimonio culturale immateriale e l’antropologia nel contemporaneo
Ascolta gli interventi
Il Direttivo di Simbdea ha sentito la necessità di organizzare un seminario di riflessione sul tema del Patrimonio culturale immateriale e su come questo s’iscrive nella tradizione di SIMBDEA, su come la sviluppa e chiede innovazioni sul piano della formazione e della comunicazione.
Con la nascita del Gruppo di lavoro Simbdea-Ich (ed in seguito al seminario di Milano 2013 “il patrimonio culturale immateriale tra società civile, ricerca e istituzioni) ci siamo resi conto che operando nel quadro Unesco si attuava da un lato una forte internazionalizzazione del nostro lavoro, con interlocutori sia nell’ambito della ricerca che nell’ambito delle comunità locali, dall’altro che alcuni concetti della tradizione degli studi venivano modificati, mentre altri si aprivano a orizzonti assai profondi (l’antropologia collaborativa, partecipativa, polifonica).
Si sono poste alcune questioni di metodo e orientamento del nostro lavoro, con un forte riscontro a livello internazionale nella riflessione aperta da alcuni anni sulla figura dell’antropologo mediatore culturale, complementare a quella dell’antropologo analista di tratti culturali e di contesti. Questo tipo d’interrogativi ci porta al cuore delle evoluzioni della disciplina, sempre più impegnata, soprattutto nel suo versante museografico e patrimoniale, nel dialogo con i soggetti protagonisti, con rivendicazione di diritti alla parola, all’espressione culturale e alla progettazione di processi e spazi di riconoscimento. L’Antropologo - mediatore, cultural - broker, è figura che si connette alle esperienze europee, ai progetti di cooperazione internazionale, aprendosi ad azioni di ricerca legate agli obiettivi della salvaguardia e della valorizzazione della diversità culturale, negli ambiti delle comunità complesse e nei più vari paesaggi contemporanei. Siamo dunque interessati a discutere con voi le prospettive aperte dall’attuale cantiere legato alle poetiche e politiche del “patrimonio culturale immateriale” sia nei termini di una riflessione teorica su questi nuovi mondi di riferimento della nostra esperienza, sia nel quadro internazionale Unesco e Consiglio d’Europa che via via produce orientamenti, direttive, legislazione di indirizzo. La proposta di riforma del Mibact suggerisce poi riflessioni urgenti sul contributo dell’antropologia ai nuovi assetti istituzionali.
Ascolta gli interventi:
- Introduzione di Pietro Clemente. L’antropologo giardiniere nell’ICH-Mondo
- Valentina Zingari. Aggiornamenti ICH Da Bruxelles a Bakou ( “note dal terreno” dell’ottavo Comitato Intergovernativo del PCI e Forum delle ONG, Dicembre 2013)
- Alessandra Broccolini. DEA=ICH o DEA vs ICH? Quale ruolo per l’antropologo?
- Vincenzo Padiglione. Riusciranno i nostri eroi a salvaguardare il patrimonio immateriale dell'antropologo museale?
- Sandra Ferracuti. Terreni del patrimonio culturale immateriale in Basilicata
- Dibattito
- Formalizzazione del gruppo di lavoro Simbdea ICH con un suo direttivo formato da Pietro Clemente, Alessandra Broccolini, Sandra Ferracuti, Lia Giancristofaro, Lauso Zagato, coordinamento Valentina Zingari. Raccolta adesioni del gruppo di “referenti territoriali”.