Presa di posizione di Simbdea sulla "Selezione di 500 giovani da formare" presso il MIBAC
I nostri soci conosceranno bene, e probabilmente condivideranno, le critiche che la società civile ha posto e sta ponendo all’iniziativa presa dal MiBACT di lanciare un Bando per l’assunzione di “500 giovani per la cultura” , al fine di impiegarli presso il Ministero, in veste di tirocinanti, per sostenerlo nelle sue attività (“inventariare, catalogare e digitalizzare il patrimonio culturale; creare percorsi culturali tematici e territoriali, integrando le informazioni digitali con esperienze dirette sul territorio”) nel corso di un anno.
Pur salutando con favore l’attenzione e l’impegno che il nuovo Ministero sta finalmente prestando al sistema dei beni culturali italiano, Simbdea non può che condividere il giudizio negativo dell’iniziativa già espresso da altre associazioni. Non crediamo, tuttavia, che i suoi risvolti negativi stiano tanto nel dettaglio dei requisiti posti nel Bando stesso.
Riteniamo, più in generale, che una simile iniziativa da un lato ‘dimentichi’, come è stato già diffusamente notato, una generazione già dotata delle professionalità necessarie a svolgere tali incarichi (e che vede le proprie speranze di futura occupazione diminuire ancora a seguito della scelta operata dal MiBACT) e dall’altro possa far presagire un destino simile anche per la prossima.
È a nostro avviso discutibile l’opportunità di considerare “giovani” in fase formativa anche gli appartenenti a fasce d’età (come i trenta-trentacinquenni) cui sarebbe invece appropriato attribuire uno status di maturità sufficiente ad operare da professionisti e ci preoccupa anche la prospettiva che l’iniziativa proietta nel futuro professionale di chi oggi voglia investire o stia investendo nell’acquisizione di una formazione e di esperienze nell’ambito del patrimonio culturale.
Siamo a conoscenza del fatto che il Ministro, sollecitato dalla società civile, sta già provvedendo ad introdurre modifiche e miglioramenti nel testo del bando e, insieme alle altre associazioni (in particolare con ICOM e le associazioni museali della Conferenza permanente), ne seguiremo gli sviluppi e ci impegneremo nella costruzione di proposte che possano rilanciare il tema che ha finalmente attratto l’attenzione pubblica che merita.
Il direttivo Simbdea