Cari amici vecchi e nuovi di Simbdea,
come sapete, nel corso dell'assemblea generale del 12 dicembre scorso è stato eletto il nuovo consiglio direttivo dell'associazione, il quale ha indicato me come nuovo presidente. Per questo, poiché sono vicine le feste e pur essendo del tutto nuova alla presidenza di SIMBDEA, per non rinunciare ad una consuetudine consolidata dell'associazione tento di comporre questo primo messaggio di auguri, che spero anche voi indirizzerete almeno idealmente a tutto il direttivo, in vista dei molteplici impegni che ci vedranno al lavoro nel corso del 2016. Il nuovo direttivo che esce dall'ultima assemblea si è arricchito di tre nuovi soci, Alessandro Andreini, Andrea Benassi e Claudio Rosati, i quali sicuramente accresceranno e allargheranno le potenzialità dell'associazione con le competenze che tutti voi conoscete.
Riguardo alla presidenza, innanzitutto ringrazio tutto il direttivo della fiducia che ha dimostrato nei miei confronti. Quando da più parti è stata avanzata la mia candidatura sono rimasta sorpresa che la scelta fosse caduta su di me e anche decisamente preoccupata per l'impegno e la responsabilità che il coordinamento di una associazione nazionale come la nostra richiede.
Come molti di voi sanno, io non sono una "museale" DOC in quanto non ho un profilo centrato sull'antropologia museale. I musei li ho sempre frequentati, a volte anche da vicino, ma mai con l'esperienza di chi nei musei opera. Ho una formazione antropologica classica, svolgo il mio lavoro in buona parte in ambito accademico e con ricerche di tipo più etnografico sui territori; ma ho lavorato e lavoro anche con istituzioni nazionali ed enti locali, nella catalogazione e in altri ambiti con soggetti diversificati e "militanti", facendo a diversi livelli quello che chiamiamo "antropologia del patrimonio culturale", che è un'espressione che oggi include tante cose ed approcci diversi.
Sono perfettamente consapevole che la mia candidatura è in parte legata alle vicende e alle crisi che hanno interessato la nostra associazione. Per questo, credo sia ancor di più doveroso ringraziare Sandra Ferracuti, che è riuscita a portare avanti con coraggio, equilibrio e competenza, la presidenza degli ultimi anni e Marco d'Aureli per l'ottimo lavoro che ha svolto con senso di responsabilità, nonostante i tempi difficili che tutti sappiamo.
Dobbiamo prendere atto, tuttavia, che il nostro campo è molto cambiato negli ultimi anni e si va aprendo a nuovi scenari sia nazionali che internazionali, i quali non sottraggono a mio avviso ricchezza e prospettive al nostro lavoro, ma accrescono le risorse potenziali e le progettualità future di un associazione come la nostra, che se oggi assiste ad una crisi dei piccoli musei territoriali che è necessario sostenere, è anche vero che forse si sta proiettando su scenari futuri che pur nella crisi fanno intravvedere cambiamenti importanti ai quali non possiamo sottrarci.
In questo senso sento di interpretare il mio mandato con spirito di servizio verso una associazione che per me ha rappresentato un luogo di formazione unico e lo vedo orientato soprattutto in un'azione di coordinamento delle diverse voci che la animano, nella prospettiva di trovare punti di equilibrio tra nuovi e vecchi scenari, nella necessità di coinvolgere nuovi interlocutori, ma anche in quella di rilanciare una competenza che oggi si confronta con il cambiamento.
Cercherò quindi il più possibile e nei limiti delle mie personali capacità, dovuti anche ad un impiego a tempo pieno nell'università, di interpretare questo ruolo con concretezza, equilibrio e operatività, guardando ad obiettivi concreti, ma soprattutto facilitando il più possibile la cooperazione, il dialogo e le collaborazioni sia dentro il direttivo che fuori, facendomi (e facendoci) guidare dall'esperienza e dalla competenza dei nostri "saggi", Vito Lattanzi, Vincenzo Padiglione, Mario Turci e del nostro caro Presidente emerito Pietro Clemente.
Il 2015 è stato un anno denso che ha visto l'associazione impegnata intorno a numerosi progetti, attività e battaglie. Innanzitutto abbiamo ottenuto l'iscrizione di SIMBDEA nella lista del Ministero dello Sviluppo Economico come associazione professionale non ordinistica. Non sappiamo bene quali saranno gli effetti concreti dell'iscrizione, ma con questo risultato abbiamo messo un punto fermo al nostro bisogno di vedere riconosciuto un profilo professionale poco visibile e ancor meno valorizzato, pur nel bisogno di un superamento delle ripartizioni disciplinari e di una apertura del settore demoetnoantropologico al dialogo per intercettare i segnali di forte cambiamento che stanno attraversando il campo del patrimonio culturale. Abbiamo poi lavorato alle modifiche dello Statuto che sono state in parte motivate dal raggiungimento dei requisiti richiesti per la citata iscrizione, ma che hanno anche portato il Consiglio Direttivo a 9 membri e una distinzione tra soci ordinari e soci sostenitori. Continua la presenza di SIMBDEA nella Conferenza Permanente delle Associazioni Museali, che di recente ha visto la X Conferenza svolgersi a Matera (3-5 dicembre 2015) sul tema dei Musei, culture e paesaggi produttivi, organizzata dal DICEM (Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo) dell’Università della Basilicata e dalla nostra associazione, in previsione della 24a Conferenza Generale dell’ICOM dedicata al tema Musei e paesaggi Culturali, in programma a Milano nel luglio prossimo. In quella occasione SIMBDEA ha contribuito al rilancio del progetto Museo dei Sassi attraverso un bel dialogo tra Pietro Clemente e il sindaco di Matera Raffaelo De Ruggieri.
In forte espansione dentro Simbdea le attività e le riflessioni nell'ambito del patrimonio culturale immateriale, intorno al quale si è costituta da tempo una specifica sessione (SimbdeaICH) coordinata dall'infaticabile Valentina Lapiccirella Zingari. A livello internazionale a fine 2015 è stato rinnovato, insieme ad altre 84 ONG, l'accreditamento di SIMBDEA presso l'UNESCO per svolgere funzioni consultive presso il Comitato intergovernativo e prosegue dunque la nostra presenza nelle attività del forum delle ONG costituito a ridosso della Convenzione UNESCO del 2003. L'associazione è stata anche proposta dal MIBACT nel corso dell'anno a far parte del prossimo Organo di valutazione UNESCO per la citata Convenzione, composto da ONG accreditate ed esperti selezionati dal Comitato; una candidatura che di recente abbiamo saputo non essere andata a buon fine, ma che rappresenta un importante riconoscimento da parte del MIBACT nei nostri confronti, risultato di un dialogo che da tempo abbiamo avviato con il Ministero sulle politiche UNESCO relative alla Convenzione.
Continua la partecipazione di SIMBDEA a convegni e manifestazioni, sia di ambito accademico che più genericamente culturale, come il recente convegno di Venezia sul patrimonio culturale (Il Patrimonio Culturale. Scenari 2015. 26-28 novembre 2015 ) organizzato dall'Università Ca' Foscari di Venezia, che ha visto un rafforzamento del dialogo con i giuristi sui temi del patrimonio; la collaborazione con il Festival Internazionale dei Giochi di Strada Tocatì, che si svolge ogni anno a Verona; la collaborazione di SimbdeaICH con l'Università di Firenze nell'organizzazione del Corso di Aggiornamento Professionale Heritages. Pedagogical Approach to the safeguarding and Valorization of Cutural Heritage in programma nel 2016 e la collaborazione con le Scuole di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici di Perugia e di Roma. Infine, ma non per questo meno importante, la rivista Antropologia Museale giunta al suo tredicesimo anno di attività continuativa, da alcuni anni collocata in fascia A secondo la classificazione ANVUR, che ha visto alcuni dei dibattiti più interessanti a livello nazionale sui temi dell'antropologia del patrimonio.
Il 2016 ci vedrà impegnati su numerosi fronti, sia nel campo museale che nell'ambito del patrimonio immateriale, come anche nella formazione e nei rapporti con le istituzioni e non è possibile ora menzionarli tutti. Ma cercheremo via via di informare i soci delle attività, sul sito e la newsletter.
Un punto fondamentale e dolente, sul quale mi preme insistere, è la questione delle iscrizioni, dei rinnovi e delle nuove iscrizioni. SIMBDEA vive grazie alle iscrizioni dei soci individuali e dei musei, la cui presenza nell'associazione rappresenta per noi il segnale di interesse più importante, che ci da la misura della rilevanza delle cose che facciamo e della nostra capacità o meno di interpretare le esigenze di un campo eterogeneo, spesso non valorizzato, che va dai musei alle competenze presenti dentro e fuori le università e le istituzioni. Mi auguro e ci auguriamo tutti, che nel 2016 ci sarà un rilancio di interesse e una conferma di fiducia da parte dei vecchi e dei nuovi soci nei nostri confronti.
Rivolgo a tutti un augurio di buone feste con l'auspicio di rivederci presto in una occasione da organizzare insieme.
Un caro saluto a tutti
Alessandra Broccolini