La mostra di Marco Barina "Etnografia immaginaria. Piccolo museo di arte primitiva" inaugurata al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina lo scorso 16 aprile è stata prolungata fino a domenica 28 agosto.
Le sculture di Barina dialogano con gli oggetti esposti nelle vetrine del Museo . Ma contemporaneamente ci spiazzano, ponendoci di fronte a immagini che sembrano emergere da mondi primordiali e al tempo stesso attualissimi. Manufatti di popoli immaginari, anche se in parte riconoscibili. Un lavoro che ha come elemento costante la rappresentazione della figura umana, tema centrale nell’arte delle società primitive. “Soggetto privilegiato” attraverso il quale culture diverse, alle volte molto distanti tra loro nello spazio e nel tempo, si sono confrontate con la vita e la morte, la divinità, il potere, la sessualità, la magia, le proprie paure…
Etnografia immaginaria è dunque un viaggio nella memoria di forme ancestrali realizzato a partire da zappe, vanghe, ciotole e lavelli. Un percorso pieno di sorprese. Perché, come ha scritto il filosofo Maurizio Ferraris, “Barina trova già fatte delle cose, ma con quelle cose ne crea delle altre, impreviste, bellissime e insieme leggibili e misteriose”.
ETNOGRAFIA IMMAGINARIA
Piccolo museo di arte primitiva
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
16 aprile – 28 agosto
martedì – domenica 9.00 – 12.30 | 14.30 – 18.00