Giovedì 17 novembre alle 16.30 nella Pinacoteca Nazionale di Siena verrà presentato il volume 

Amico Museo. Per una museologia dell'accoglienza 

di Claudio Rosati, Edifir - Edizioni Fiorentine, 2016.

L’incontro, alla presenza dell’autore, sarà coordinato dalla direttrice della Pinacoteca Nazionale Anna Maria Guiducci e proseguirà con gli interventi di Stefano Casciu, Direttore del Polo Museale della Toscana, Paolo De Sirnonis, Simbdea, Gianfranco Molteni, Direttore Museo Mine (Cavriglia), Alessandro Ricceri, Presidente della Fondazione Musei Senesi e Francesca Vannozzi, Università degli Studi di Siena.

Il nuovo volume fa parte della collana “Le voci nel museo” edita da Edifir. Inaugurata alla fine degli anni ’90, è la più prestigiosa e antica serie di volumi dedicati alla museologia, alla museografia e alla storia del collezionismo. È diventata ormai un punto di confronto imprescindibile per gli studiosi del settore, grazie alle diverse “voci” che in essa trovano spazio grazie ai contributi provenienti da tutta Italia, alla ricerca universitaria, agli organi di tutela e da operatori del settore. 

Claudio Rosati è autore di musei, saggista e docente di Antropologia Museale e Comunicazione dei Beni Culturali in corsi universitari: durante le sue numerose esperienze ha attraversato e studiato musei di ogni scala e differente gloria, tutti ugualmente riconosciuti come luoghi di stupore, di gioia, di immaginazione, di relazione e di conoscenza. Nel profilo dell’autore, nel campo dei beni culturali, il museo è sempre stato un amico con il quale emozionarsi, sognare il passato, pensare al futuro. Gli amici aiutano a superare i momenti difficili, così dovrebbe essere per il museo.

L’incontro si pone l’obiettivo di far riflettere sulle numerose esperienze e teorie riguardanti la museografia e la museologia degli ultimi decenni, ponendo l’attenzione non solo verso i grandi musei, ma anche verso i piccoli musei locali. L’intento è fornire un punto d’incontro e di scambio sia per le ricerche di carattere storico e teorico sia per esperienze progettuali e operative, in un Paese che, sin dal Rinascimento, ha offerto i presupposti per la nascita del museo moderno.