MUSEI ETNOGRAFICI E PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE NEL VENTENNALE DELLA CONVENZIONE UNESCO 2003
31 maggio 2024: ore 10.00 – 18.45
Sala Diego Carpitella,
Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale,
Piazza Guglielmo Marconi, 10, 00144 Roma RM
Il convegno si pone come momento di riflessione sulle tematiche della museografia, in particolare della museografia di interesse demoetnoantropologico nelle sue relazioni con il patrimonio culturale immateriale, alla luce del ventennale della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003 e ratificata dall’Italia nel 2007. Il convegno chiamerà a raccolta i rappresentanti delle associazioni museali italiane (ICOM, AMEI, ANMLI, ANMS, Museimpresa e SIMBDEA), studiosi del settore antropologico-museale, esperti di antropologia museale e della Convenzione UNESCO 2003 provenienti dall’ambito accademico, professionale e istituzionale, musei territoriali ed ecomusei, per confrontarsi sulle evoluzioni della scena museale prodottesi negli ultimi anni. I cambiamenti di paradigma intervenuti nell’ambito del patrimonio culturale, che sempre più appare svincolato da visioni monumentaliste ed elitarie, hanno aperto l’ambito patrimoniale ad una dimensione più ampia, democratica, immateriale e partecipativa, che vede sempre più coinvolte comunità, gruppi ed individui, in passato emarginati dai processi di patrimonializzazione. In questo nuovo scenario -che ha visto nuovi e vecchi attori immaginare, confrontarsi, ma anche manipolare la scena patrimoniale, anche i musei già da diversi decenni hanno mutato la loro mission, aderendo ad una funzione più aperta e democratica, come ben delineato dall’ultima definizione di museo approvata da ICOM (International Council of Museum) nel 2022. Secondo ICOM, infatti, “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”. Questa nuova definizione di museo si richiama esplicitamente alla Convenzione UNESCO del 2003, ma anche alla Convenzione Quadro del Consiglio d’Europa sul Valore del Patrimonio Culturale per la Società, ratificata dall’Italia nel 2020. Di questo nuovo corso gli ecomusei ed i musei etnografici sono esempio pionieristico. A 20 anni dalla Convenzione UNESCO del 2003 il convegno intende porre a confronto gli studiosi ed i rappresentanti del mondo museale su queste evoluzioni patrimoniali e fare un bilancio, il più possibile critico ed articolato, delle esperienze museali provenienti da ecomusei, musei di comunità e musei locali, più innovative sul territorio nazionale.
Comitato organizzativo: Alessandra Broccolini, Elisa Bellato, Valentina Lusini, Vita Santoro, Valentina Zingari.
Segreteria del convegno e progetto grafico: Daria De Grazia, Mattia Pagano.
Per informazioni rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. L’ Associazione Culturale Antropologia Museale -Simbdea (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici) è risultata beneficiaria del contributo Convegni Anno 2023 (circolare 52/2022) del Ministero della Cultura, Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Servizio II – Istituti culturali.