Deadline per la presentazione dei paper: 14 giugno 2021
Terzo Convegno Nazionale della SIAC
Futuro: Antropologie del futuro, futuro dell’antropologia
Roma, 22-25 settembre 2021
Sito internet: https://www.siacantropologia.it/panel-it/
P34: Tra piazza e museo. Pensare il futuro delle “comunità di eredità” e dei musei etnografici attraverso la pandemia
Between the Square and the Museum. Envisioning the Future of "Heritage Communities" and Ethnographic Museums through the Pandemic
Alessandra Broccolini (SIMBDEA, Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – Sapienza Università di Roma), Valentina La Piccirella Zingari (SIMBDEA), Vita Santoro (SIMBDEA), Rosario Perricone (SIMBDEA)
Discussant: Sandra Ferracuti (Sapienza Università di Roma)
Lingue: Italiano e inglese
Per informazioni: https://www.siacantropologia.it/p34/
Per inviare una proposta di intervento: https://www.siacantropologia.it/call-for-papers/
ITALIANO
La pandemia, come è noto, da oltre un anno ha costretto alla sospensione di tutte le forme di ritualità collettiva e alla chiusura dei musei, compresi i musei etnografici locali, sottraendo alla piazza, alle strade e al museo – inteso come luogo di incontro e di partecipazione al patrimonio – la socialità e le forme di partecipazione collettiva prodotta dalle manifestazioni festive e dai presidi culturali territoriali. Numerose esperienze dimostrano come le molteplici espressioni e pratiche culturali, che riuniamo nell’ampio e discusso concetto di patrimonio culturale immateriale, stiano dando prova di resistenza e creatività, anche attraverso l’uso delle tecnologie digitali che le “comunità di eredità” hanno appreso in “emergenza”. La crisi legata alla pandemia ha poi colpito pesantemente in modo particolare il mondo dei musei etnografici, già attraversato da diverso tempo da cambiamenti e difficoltà profonde, causate anche, in alcuni casi, dalla loro difficoltà ad intercettare e confrontarsi con il mondo del digitale, dove già da molti anni si producono molte esperienze che riguardano il contemporaneo. In questo scenario incerto è lecito domandarsi come i musei etnografici saranno in grado di sopravvivere nel futuro, ripensando il loro ruolo; e in che modo una maggiore connessione tra il museo e le comunità di eredità potrà, da un lato, favorire una ripresa e una partecipazione “corporea” ai patrimoni, e, dall’altro, aiutare il museo locale a ritrovare e rinnovare una sua funzione culturale e sociale nel territorio.
Il ritorno alla “normalità” nella vita di relazione e nelle attività culturali e creative pone perciò per il futuro una serie di importanti nodi che il panel vuole affrontare, invitando i partecipanti a riflettere sul futuro delle “comunità di eredità” e del museo, rispondendo a domande quali: Cosa abbiamo vissuto e quali esperienze stiamo vivendo, nel contesto della pandemia? Quali cambiamenti sono prodotti dall’uso delle tecnologie digitali e come questo modificherà le pratiche sociali nel futuro? In che modo i soggetti culturali riusciranno a vincere la sfida di un ritorno alla fiducia nelle relazioni? Quali le nuove forme di patrimonio nate dalla pandemia e quali nuove comunità? Il panel ospiterà interventi che propongano esempi di esperienze soprattutto digitali, ideative e creative, in grado di favorire l’immaginazione del futuro, come anche rifondazioni, resistenze, atti coraggiosi di ritorno a una corporeità consapevole, tentando anche un bilancio degli insuccessi, derive e isolamenti entropici, che contribuiscano a pensare criticamente il futuro dei patrimoni culturali, tra piazza e museo.
Keyword: Musei etnografici, patrimonio, comunità di eredità, futuro, tecnologie digitali.
Riferimenti bibliografici
- Agier, M., Vivre avec des épouvantails. Le monde, les corps, la peur, Première Parallel, 2020.
- Giancristofaro L., Lapiccirella Zingari V., Patrimonio culturale immateriale e società civile, Aracne, Roma, 2020.
- Khaznadar C., Alerte. Patrimoine Immatériel en danger, Maison des Cultures du Monde, Paris, 2014.
- Lattanzi, V., Musei e antropologia. Storia, esperienze, prospettive, Roma, Carocci, 2021.
ENGLISH
For over a year now the pandemic has been forcing the suspension of all forms of collective rituals and museums, including local ethnographic museums, had to close. The social life and forms of collective participation produced by festive events and local cultural centers of which museums (seen as places to meet and participate in heritage) were part, deserted them as much as it did the streets and squares of their territories. However, several experiences have been revealing how the multiple cultural expressions and practices that we bring together under the broad and debated concept of intangible cultural heritage are resilient and continue to express creativity, including through the use of the digital technologies that “heritage communities” had to engage with so as to work in times of ‘emergency’. The crisis linked to the pandemic has particularly affected ethnographic museums, which had already been going through profound changes and difficulties for some time, also due, in some cases, to their own ‘reluctance’ to intercept and exchange within the digital realm, where many contemporary experiences have been taking place for some years now.
In this uncertain scenario, it is legitimate to ask ourselves how ethnographic museums may reconsider their role and find their path into the future, and how a greater connection between these museums and heritage communities may, on the one hand, favor a revival of “corporeal” participation in heritages, and, on the other hand, help local museums to reclaim and renew their cultural and social functions.
The desire to return to ‘normality’ in social life and in cultural and creative activities poses a number of important questions concerning the future, which this panel aims to address, inviting participants to reflect on the future of “heritage communities” and museums by considering questions such as: what have we lived through and what experiences are we sharing in the context of the current pandemic? What are the implications and consequences of the current use of digital technologies and how are they shaping the social practices of the future? How will cultural actors meet the challenges that is necessary to overcome so as to reestablish relationships based on trust? What new forms of heritage and community have been occasioned by the pandemic?
This panel welcomes papers that share examples of original and creative experiences – especially digital ones – that may contribute to envision the future as well as instances of resistance, revival, and courageous acts reclaiming a conscious corporeity, but it also welcomes papers that focus on failures, drifts and instances of entropic isolation and contribute to critically envision the future of cultural heritages between the square and the museum.
Keywords: Ethnographic museums, heritage, heritage community, future, digital technologies.
References
- Agier, M., Vivre avec des épouvantails. Le monde, les corps, la peur, Première Parallel, 2020.
- Giancristofaro L., Lapiccirella Zingari V., Patrimonio culturale immateriale e società civile, Aracne, Roma, 2020.
- Khaznadar C., Alerte. Patrimoine Immatériel en danger, Maison des Cultures du Monde, Paris, 2014.
- Lattanzi, V., Musei e antropologia. Storia, esperienze, prospettive, Roma, Carocci, 2021.