2° Festival italiano dell’etnografia
Un bilancio dell’evento con il direttore Paolo Piquereddu: “Per la prossima edizione si pensa al “dialogo” con i Paesi del Mediterraneo”
Nuoro – Si è chiuso ETNU, con la sala gremita del Centro Polifunzionale, il secondo Festival italiano dell’etnografia, promosso dall’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna), in collaborazione con SIMBDEA (Società italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici) e il Comune di Nuoro, che si è svolto dall’11 al 14 settembre 2009 a Nuoro (Sala Polifunzionale). La manifestazione è stata occasione per presentare ed avvicinare al grande pubblico, che anche in questa edizione è stato numerosissimo, i diversi contesti antropologici contemporanei e per proporre, in un'unica occasione, oltre 15 importanti musei italiani e sardi. Quattro giorni in cui l’etnografia e l’antropologia, nelle sue varie sfaccettature, si sono interfacciate e hanno colloquiato con la “gente comune”.
Il direttore generale dell’ISRE, Paolo Piquereddu, si dice soddisfatto per aver, ancora una volta, sollecitato e attratto alla manifestazione la comunità scientifica antropologica nazionale, che ha saputo proporre al pubblico tematiche di grande rilievo ed interesse nel campo etnografico e museale. “Il livello e la qualità delle diverse tavole rotonde e i diversi libri e film presentati durante l’evento - afferma Piquereddu - hanno reso possibile incontri e dibattiti su una serie di tematiche attuali; ma, la manifestazione, è stata anche opportunità di confronto per i docenti delle Università italiane. Tra i molti eventi che si sono susseguiti, particolare rilievo ha avuto la presentazione di un libro curato dall’ISRE che sarà adottato, come strumento introduttivo alle discipline antropologiche, da diversi docenti presenti al Festival (Cosimo Zene, Dialoghi Nulesi. Storia, memoria, identità di Nule, [Sardegna] nell’antropologia di A. F. W. Bentzon, Nuoro, ISRE, 2009)”. Il binomio ETNU/ISRE, infatti, è stato riconosciuto, dai diversi docenti provenienti dalle università della Sardegna e italiane, luogo/istituzione ideale per promuovere incontri e per fare il punto sulle ricerche etnografiche e antropologiche in generale”. “Ci preme sottolineare – prosegue Piquereddu – il fatto che desideriamo proseguire le nostre politiche culturali facendo attenzione al “dialogo”, inteso come pratiche di reciprocità e scambio”.
In questa edizione lo “scambio culturale” è stato fondamentale anche tra i diversi musei italiani e sardi presenti, che hanno proposto spazi espositivi specifici. Per i musei sardi ETNU rappresenta un momento di confronto, anche sotto il profilo scientifico, e occasione d’incontro con le istituzioni. “Ritengo – conclude Piquereddu – che i nostri musei debbano aprirsi ulteriormente verso l’esterno e partecipare all’elaborazione di attività culturali in campo museale anche in collaborazione con il nostro istituto. L’ISRE da tempo collabora con queste realtà anche per lo sviluppo della ricerca scientifica. Eventi come ETNU contribuiscono a facilitare l’osservazione delle novità in fatto di museografia e installazioni museali e questa è una tematica rilevante che risponde ai nuovi codici da utilizzare nel settore della comunicazione museale”.
I temi guida di quest’edizione sono stati l’etnografia della modernità, l’alimentazione e l’oralità. Particolare attenzione è stata posta, in occasione delle gare di poesia estemporanea, alla facilitazione della comprensione dei testi. Attraverso un meccanismo di traduzione simultanea, grazie all’impegno dell’ISRE, è stato possibile leggere su uno schermo i testi enunciati in estemporanea dai poeti che si sono esibiti, rendendo così comprensibile la metrica compositiva ed espressiva al pubblico presente estremamente variegato.
Per la prossima edizione i promotori di ETNU stanno pensando di coinvolgere anche i Paesi del mediterraneo, in modo da far diventare sempre più questo Festival “occasione reale di incontro tra le culture”, luogo dove sia gli esperti, provenienti anche da altri ambiti, che il pubblico, possa incontrarsi in una dimensione di confronto sempre più diversificata.
La mostra futurista “Uberto Bonetti - Viaggio in Sardegna”, inaugurata con ETNU l’11 settembre, rimarrà ancora aperta al pubblico sino al 31 ottobre 2009 (ingresso libero).