Sguardi da lontano


Sguardi da lontano. Frammenti etnografici dell’Umbria contadina nelle immagini di Paul Scheuermeier e di Ugo Pellis (1924-1939)

Dal 20 giugno al 15 Agosto 2010 
Palazzo della Corgna 
a Castiglione del Lago 
 
La mostra è stata voluta, ideata e realizzata dagli studenti del primo ciclo della Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici  della Università degli Studi di Perugia (in convenzione con le università di Firenze e di Siena). L’allestimento propone uno sguardo non convenzionale nei confronti del mondo rurale tradizionale della nostra regione, utilizzando come materiale di partenza alcune immagini realizzate in Umbria tra le due guerre da due ricercatori in campo linguistico che hanno anche documentato alcuni aspetti della cultura materiale attraverso campagne di rilevazione fotografica professionale e mirata: Paul Scheuermeier nel quadro delle inchieste per l’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale (AIS) e Ugo Pellis per l’ Atlante Linguistico Italiano (ALI).

Il filo conduttore dell’allestimento gioca sugli elementi connessi al tema degli sguardi, della loro articolazione e soprattutto della loro reciproca lontananza.

Innanzitutto gli sguardi dei due ricercatori che non cogliamo ma che intuiamo attenti e professionali dietro gli obiettivi delle loro macchine fotografiche tesi a fissare con ogni singolo scatto (risultato spesso di un’attenta preparazione e di una laboriosa messa in scena) frammenti compiuti e comprensibili di una complessa grammatica del vivere.

Paul Scheuermeier e Ugo Pellis appaiono lontani anni luce, per provenienza - il primo svizzero l’altro friulano – per estrazione sociale, per livelli di scolarità, per progetti di vita da quel mondo che fugacemente e superficialmente attraversano con i loro questionari, i loro repertori di immagini, le loro macchine fotografiche.

Lontani da loro e anche molto lontani da noi sono gli sguardi, eternati dalle reazioni chimiche del bromuro d’argento, di coloro che per caso sono entrati nel cono d’indagine dei due atlanti linguistici: sguardi a volte assenti, a volte perplessi, a volte stupiti, a volte ironici e ammiccanti, comunque pieni di interrogativi ai quali nessun atlante linguistico potrà mai rispondere.

Sguardi di “ricercati” e casualmente trovati che provengono da un altro mondo rispetto a quello dei ricercatori, quello delle classi subalterne rurali ancora in bilico tra tragiche miserie e dignitose scarsità e che appare anche abissalmente lontano dalla nostra modernità attuale, totalmente e volutamente immemore di tutto ciò che in recenti passati siamo pur stati: poveri, emigranti, contadini…

Infine, molto distanti tra di loro i punti di vista, i tagli interpretativi, gli sguardi di cui dispone l’antropologia contemporanea rispetto a quelli dell’etnografia positivistica, semplicistica e sbrigativa attuata allora dai due ricercatori: un approccio più complesso, più sfumato, meno autorevole e autoritario che non riesce ad abolire la distanza cronologica e ontologica che ci separa da quegli sguardi ritrovati, ma prova ad aprire degli spiragli per rimettere in discussione alcune certezze dell’oggi, per decostruire e relativizzare l’assolutezza del mondo in cui viviamo a vantaggio della problematica ricerca di un comune terreno dell’intendersi.

La mostra sarà inoltre ospitata dal “Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola” di Matera, in occasione del convegno annuale di S.I.M.B.D.E.A (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnontropologici), dal 25 settembre al 3 ottobre 2010.

Dopo la pausa estiva, che inizierà con l’inaugurazione castiglionese della mostra, le lezioni della Scuola riprenderanno regolarmente in autunno, con il nuovo bando di ammissione e l’avvio del III ciclo.

Informazioni sull’orario di apertura della mostra potranno essere richieste al numero 075 951099.

Per informazioni sulle attività della Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici:


Direttore prof. Giancarlo Baronti
Tutor dott. Daniele Parbuono, Tel: (+39)392 12 31 528, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Simbdea, società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici.

c/o Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Piazzetta Antonio Pasqualino 5 - 90133 Palermo

CF: 03251180406
e-mail: segreteria@simbdea.it

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