Parole chiave su Folklore, Demologia, Cultura popolare, Tradizioni contadine…
Seminario di studi a cura di Antonello Ricci
Aula di etnologia III piano della Facoltà di Lettere e Filosofia “Sapienza”
Università di Roma Piazzale Aldo Moro 5 febbraio-maggio 2017
Martedì 9 maggio, ore 15,00-18,00
Ne parlano Daniela Perco e Roberta Tucci.
Avvia la discussione Fabrizio Magnani.
Dal secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni ’80 del Novecento gli studi etnoantropologici in Italia hanno avuto un importante e innovativo filone di ricerca e di riflessione incentrato sul mondo contadino e pastorale e, più in generale, sulla cultura degli strati sociali che, con termini del tempo, erano definiti “fascia folklorica”, “cultura subalterna”, “mondo popolare”, ecc. Demologia è la denominazione che ancora oggi (insieme a Tradizioni popolari) indica quel segmento di studi antropologici e che è parte della dicitura del settore scientifico disciplinare che ha per sigla M-DEA/01 ovvero Discipline DemoEtnoAntropologiche. Aspetti filologici, semiotici, comunicativi, musicali, coreutici, museografici, ergologici, rituali, cerimoniali, magici, religiosi, ecc., hanno contribuito – mediante l’elaborazione di una peculiare metodologia di ricerca e di analisi – a costruire un sapere complesso e stratificato, hanno dato luogo a un sistema di relazioni interdisciplinari dal carattere sperimentale e innovativo, hanno stimolato una volontà di contribuire a una restituzione in chiave pubblica del lavoro antropologico in forma di azione politica, hanno determinato una penetrazione e una presenza nella società civile a un livello alto del contesto intellettuale in Italia, forse mai più raggiunto. Questo seminario intende restituire alcune di quelle esperienze sotto forma di una riflessione sullo ieri e al tempo stesso proporre finestre da cui guardare la contemporaneità sulla base di quelle radici. Sono previsti otto incontri: parole chiave per tentare un possibile dialogo costruttivo tra passato e presente. Ciascuno è strutturato su un saggio, un’opera “classica” e/o di importante rilevanza formativa per generazioni di studiosi che su di essa hanno impostato la loro crescita e proposto rinnovate piste di ricerca. Due relatori propongono le loro riflessioni in merito alla collocazione storica e alla ricaduta contemporanea di ciascuna delle opere selezionate. La discussione è aperta dalle sollecitazioni di un terzo studioso, a volte della generazione più recente.