International Conference: PLACES, FORMS AND MEMORIES OF GRIEF IN CONTEMPORARY CITIES
Luoghi, forme e memorie del lutto nelle città contemporanee
Dove Ravenna - Bologna
Contatto di riferimento Sofia Nannini
Il presente convegno è dedicato ad un particolare insieme di luoghi della memoria, ossia a quelli che, in contesto urbano, rurale o periferico, assorbono la memoria del lutto. Sono esclusi da questo contesto gli spazi specialistici: chiese e cimiteri sottraggono o proteggono la memoria della morte nei loro recinti sacri.
Interessano invece questo simposio gli spazi, i luoghi, gli oggetti ed i monumenti che si riferiscono al lutto nell’ordinarietà del tessuto feriale di ambito urbano e periferico e che, anche di origine storica, si affaccino sulla città contemporanea.
La oggettivazione della memoria del lutto forza il carattere di liminalità esistenziale dello spazio infraordinario, modificandone i comportamenti, introducendovi nuove ritualità, o dinamiche dialettiche di alternata affermazione e cancellazione, oblio e rammemorazione, singole o collettive.
I luoghi in cui il lutto diventa memoria qualificano il tempo delle comunità umane con diverse forme di commemorazione e riti: privati o pubblici, leciti e illeciti, nascosti o partecipati.
Sono nell’interesse di questo appuntamento analisi e ricerche relative alla forma e alla natura dei memoriali e all’evoluzione dei sistemi di significazione da essi adottati. Il monumento può essere infatti inequivocabile, eclatante, generatore di nuova urbanità o pietra d’inciampo di evidenza discreta, oppure del tutto invisibile, silenzioso o assente, nascosto.
Il ricordo della morte non è rappresentato solo da monumenti ufficiali. Vi sono anche memoriali spontanei, privati o collettivi, esito di lutti personali o comunitari. Tra queste forme memoriali si distinguono quelle che intervengono in modo permanente a definire il profilo dei luoghi, ed altre che, al contrario, si esauriscono in epifenomeni temporanei e reversibili talune inserite nel nomos condiviso, talaltre spontanee od esogene.
Il lutto come fatto istituzionale connota tanto lo spazio quanto il tempo della vita urbana.La parcellizzazione della società occidentale conferisce nuove evoluzioni di concezione e di senso ai monumenti, fino alla loro negazione.
Quanto alla dimensione temporale, di particolare interesse sono gli spazi di temporanea ritualità pubblica, connessa a commemorazioni civili e religiose, i percorsi delle processioni e quelli dei cortei funebri alla ricerca di visibilità o della sua negazione.
Il paesaggio urbano è significato anche da luoghi del lutto senza memoriale, in cui la densità del ricordo si aggrappa solo ad un nome, come nel caso del “delitto di via poma” o nell’ “agguato di via fani”. Sono processi tipici dei lutti politici: sia quelli enfatizzati da periodiche (e talvolta retoriche) “giornate della memoria”, sia quelli che ammettono come rito estremo solo forme di negazione. Il paesaggio assorbe il lutto come dimensione civile, totalitaria quando eventi catastrofici creano il proprio monumento per il volume delle masse e delle popolazioni colpite: il terremoto, la città che crolla e che uccide, le guerre.
All’opposto, nella sovra-significazione dello spazio pubblico, occorre poi annoverare monumenti e memoriali di lutti la cui memoria come fatto sociale è estinta per l’antichità dei fatti o per le mutate condizioni del contesto socio-culturale.
Nella città come luogo di sovrapposizione delle narrazioni, spazi del lutto sono generati e riproposti dalle parole, in un’evoluzione del ruolo, dello stile e del linguaggio delle epigrafi, tra prosa e poesia, da memoria sociale a memoria archeologica.
La città poi comprende spazi in cui pratiche lavorative e pericolo avvicinano il contatto col trapasso e col ricordo (ospedali, luoghi di lavoro, strade e autostrade etc.). La morte vi appare come fatto saltuario ma ineliminabile, talvolta senza generare uno spazio del lutto, o senza che questa dimensione sia stata considerata nell’originale pianificazione.
Vi sono infine spazi che accolgono la memoria di lutti avvenuti in luoghi inattingibili, in mare, nelle profondità del suolo o nei cieli.
Si richiede agli autori di inviare proposte atte a suggerire profili critici relativamente ai temi che si sono accennati. Le proposte dovranno dedicare particolare attenzione alla dimensione spaziale e sociale della memoria del lutto, con riferimento alle forme dei memoriali, a quelle dei comportamenti e alla loro incisività nel determinare la percezione sociale dello spazio e del tempo. Di particolare interesse è il ruolo che la memoria sociale e condivisa del lutto gioca nella definizione dell’identità e dell’abitare urbano.
Sono ammessi contributi e analisi a partire da studi urbano-architettonici ma non solo: alla comprensione del lutto come fatto politico e urbano sono invitati a partecipare studiosi di ambito semiotico, sociologico, giuridico, letterario, antropologico, religioso, teologico, estetico e artistico.
INFO/ INFORMAZIONI
CALENDARIO E SCADENZE
3.7.2017 | scadenza invio abstract
4.07 - 30.07.2017 | blind-peer review process
07.08.2017 | comunicazione degli esiti del blind peer review process agli autori
4.9.2017 | comunicazione della partecipazione da parte degli autori e pagamento della quota di partecipazione
25.10.2017 | ore 16.00 – Apertura del convegno, Ravenna 28.10.2017
28.10.2017 | ore 16.00 – Chiusura del convegno, Bologna
COME PARTECIPARE
Il convegno è aperto a ricercatori, studenti, professori e altri interessati.
I contributi sono da inviare alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. non oltre lunedì 3 luglio 2017.
Si prega di inviare il proprio contributo con i seguenti allegati:
- abstract anonimo (con titolo, 5 key words, testo di non oltre 2000 caratteri spazi inclusi, bibliografia principale)
- breve CV, con nome e cognome (di non oltre 500 caratteri inclusi gli spazi)
Tali abstract saranno soggetti a un processo di blind peer review, il cui esito sarà comunicato non oltre lunedì 7 agosto 2017.
COSTI DI PARTECIPAZIONE
Quota di partecipazione per autore/uditore: 120 euro
Quota di partecipazione per dottorandi e ricercatori indipendenti sotto i 35 anni di età: 80 euro
Tale costo comprende: - partecipazione al convegno - pranzi (26-27-28) / cene (25-26-26) / coffee breaks - ingresso alle basiliche monumentali durante il tour a Ravenna - trasferimento da Ravenna a Bologna sabato 28 in mattinata - ingressi agli eventi collaterali
Il pernottamento non è incluso nel costo di partecipazione; tuttavia sarà comunicata agli autori una lista di hotel convenzionati con il Centro Studi Ghirardacci.
COSTI DI PUBBLICAZIONE
I papers selezionati saranno pubblicati su In_BO: Ricerche e progetti per il territorio, la città e l’architettura. ISSN 2036 1602, http://in_bo.unibo.it/ In_BO è la rivista digitale bilingue (italiano/inglese) del Dipartimento di Architettura.
La rivista è di tipo open access e adotta un sistema di selezione basato sul peer-review. Risulta indicizzata nei principali database nazionali e nelle più prestigiose biblioteche internazionali. Nel 2012 è stata inserita nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche ai fini dell’Abilitazione.
Le relazioni della conferenza sono aperte e pubbliche e pertanto non è previsto alcun costo di partecipazione per chi voglia soltanto partecipare alle sessioni.
Quota di pubblicazione (per paper): 40 euro