COMUNICATO STAMPA
I giorni 7-8 Novembre 2017 si è svolta a Rotterdam (Olanda) la prima conferenza internazionale del Progetto Europeo IMP (Intangible Cultural Heritage and Museum Project), che coinvolge cinque paesi (Belgio, Olanda, Francia, Svizzera, Italia). I paesi sono rappresentati da Centri di Ricerca, ONG, Istituti che si occupano di Beni Culturali con particolare attenzione al patrimonio culturale immateriale.
L'IMP è cofinanziato dal programma "Creative Europe" dell'Unione e con il sostegno del Governo fiammingo e dell'Ufficio federale della cultura svizzero.
I partner del progetto sono:
tapis plein vzw (Belgium - leading partner);
KIEN-DICH | Kenniscentrum Immaterieel Erfgoed Nederland;
Centre for Intangible Heritage (the Netherlands);
SIMBDEA | Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici (Italy); MCM-CFPCI | Maison des Cultures du Monde-Centre Français duPatrimoine Culturel Immatériel (France);
VMS | Verband der Museen der Schweiz (Switzerland)
L'obiettivo del progetto è quello di rinforzare le capacità professionali di operatori e professionisti dei musei nei paesi del partenariato, costruire una rete di scambi internazionali e interdisciplinari e opportunità di networking, con focus in particolare sul ruolo dei musei nella salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il progetto richiama lo spirito della Convenzione UNESCO 2003 (Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), attenta al riconoscimento della centralità delle comunità e dei portatori di saperi nel processo di costruzione patrimoniale.
Il patrimonio immateriale include, secondo la definizione contenuta nell’articolo 2 della Convenzione, le pratiche, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze o le abilità che “comunità gruppi e individui” trasmettono di generazione in generazione. Queste pratiche viventi sono diffuse nella società contemporanea e sono percepite dalle relative comunità come parte del loro patrimonio culturale. Sono una fonte di diversità culturale, contribuendo a rinforzare il senso d’identità e di continuità di comunità, gruppi e individui. Il riconoscimento del patrimonio culturale immateriale procura benessere, favorendo l’auto-stima, la creatività e il dialogo interculturale.
IMP è convinto che i musei possano svolgere un ruolo nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Ma come può il patrimonio culturale immateriale diventare parte integrante delle pratiche e delle politiche dei musei? Come possono le "comunità di pratica" e le "comunità di eredità" trasmettere il loro patrimonio culturale alle generazioni future? Quali competenze devono essere sviluppate dagli operatori dei beni culturali e i curatori dei musei locali se vogliono sostenerli? Quali impegni politici e pratici sono fondamentali?
Il Progetto IMP organizza cinque conferenze internazionali e incontri di esperti su argomenti di comune interesse per l'ICH (Intangible Cultural Heritage) e la pratica museale contemporanea. Gli incontri saranno momenti di scambio e di "co-creation"
tra musei e professionisti del patrimonio culturale immateriale, per condividere esempi ispiratori relativi a pratiche museali virtuose e creare degli strumenti metodologici con e per i professionisti del settore. Il prossimo incontro si svolgerà a Palermo nel mese di Febbraio 2018!
Il coordinatore per l'Italia del progetto è SIMBDEA (Società Italiana per i Beni Demoetnoantropologici), con Valentina Lapiccirella Zingari.
Alla prima conferenza internazionale hanno partecipato quattro realtà italiane, museali ed imprenditoriali che operano nel settore dei beni culturali, con il ruolo di "ambasciatori" dei beni immateriali ed "ICH expert":
EUMM (Ecomuseo Urbano Metroplitano di Milano Nord), con Alessandra Micoli;
Museo della Marineria di Cesenatico, con Davide Gnola;
Museo Etnografico Maison Bruil d'Introd ed il progetto Tascapan, Valle d'Aosta, con Mathieu Champrétavy
Casa Lussu, Armungia (Cagliari), con Tommaso Lussu