Inaugurato il 14 dicembre del 2002, il Museo è stato istituito formalmente con deliberazione della Giunta Comunale n. 63 del 21.5.2003. Esso è situato nel centro abitato di Zeppara, piccola frazione del Comune di Ales (OR). Il museo si propone di diffondere la cultura del gioco nel mondo agropastorale attraverso l’esposizione dei giocattoli “fatti in casa”, costruiti con i soli materiali che l’ambiente circostante offriva. L’idea nasce da un lavoro di ricerca realizzato nella Scuola Media Statale di Ales durante il triennio scolastico 1993 – 1996, nell’ambito delle attività aggiuntive del tempo prolungato. La ricerca, coordinata dal prof. Nando Cossu col supporto scientifico dell’Istituto di Storia delle Tradizioni Popolari della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, ha interessato diversi comuni del territorio ed ha coinvolto sia gli alunni che le rispettive famiglie.
Il laboratorio scolastico, nato per valorizzare gli oggetti, ha dato vita a una vasta collezione di giocattoli tale che, nel maggio del 1996, è stata allestita una mostra, inaugurata a Cagliari nella passeggiata coperta del Bastione di San Remy. La mostra ha ottenuto grandi apprezzamenti e riconoscimenti da tutti, divenendo presto mostra itinerante.
LA STRUTTURA
La struttura che ospita la collezione ha subito negli anni dal 2000 al 2002 un lavoro di ristrutturazione e ampliamento realizzato con i fondi della. L. R. 37/98. Lo spazio espositivo consta di sei ambienti con annesso laboratorio per la realizzazione dei giocattoli tradizionali. Il museo dispone anche di una sala polivalente per l’organizzazione delle attività didattiche.
LA GESTIONE
La gestione è affidata al Consorzio Cooperative Sardegna e Natura attraverso fondi ordinari di bilancio dell'amministrazione comunale.
Il Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna è inserito in un territorio che da anni si sta impegnando nella promozione dello sviluppo del turismo culturale con la realizzazione di progetti ormai da tempo operativi che costituiscono motivi di forte richiamo per i flussi turistici verso le zone interne della Sardegna.
In questo contesto il Museo del Giocattolo rappresenta una notevole risorsa culturale capace di catalizzare una buona fascia di utenza. La tipologia dei visitatori è varia, ma le scuole sono al primo posto in assoluto, soprattutto le scuole primarie alle quali il museo dedica da sempre un’attenzione specifica.
LA DIDATTICA
Le peculiarità del Museo del Giocattolo, un unicum in Sardegna, si legano in modo particolare ed esclusivo alle attività didattiche e a percorsi tematici di recupero della memoria storica e della cultura materiale della società agro-pastorale sarda.
Le attività didattiche sono rivolte agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e altra tipologia di utenza (associazioni culturali, università terza età e varie istituzioni).
Con i percorsi didattico/educativi, diversificati negli obiettivi e nei contenuti a seconda del livello scolastico delle classi, si intende stimolare l’interesse e la curiosità degli alunni attraverso la manipolazione e l’osservazione diretta degli oggetti, l’utilizzo di audiovisivi e di strumentazione di laboratorio.
Le collaborazioni Il Museo del Giocattolo Tradizionale è il punto di riferimento in Sardegna per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio ludico isolano.
Oltre a ospitare questo ricco patrimonio demo-etno-antropologico, il museo collabora con le realtà museali del territorio e altre istituzioni organizzando diverse attività e iniziative culturali.
In questi anni il personale del museo ha organizzato e portato a termine attività di tirocinio e ricerca in collaborazione con gli istituti scolastici e le università.
Il museo ha aderito ad alcune importanti iniziative culturali (Settimana della cultura, Giornate Europee del Patrimonio, “ETNU” I° Festival Italiano dell’Etnografia organizzato dall'ISRE, Festa Regionale della mietitura e trebbiatura del grano) promuovendo e valorizzando la collezione attraverso la realizzazione di eventi, convegni, mostre etc.
Recentemente è stata avviata un'attività di collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro.
OBIETTIVI
Oltre a migliorare l’esistente, l’obiettivo che il Museo si propone di perseguire in prospettiva è quello della realizzazione del progetto “Zeppara paese dei balocchi”, ideato dal prof. Nando Cossu, antropologo e collaboratore scientifico.
Il progetto preliminare è stato già sottoposto all’attenzione dell’Assessorato competente.
Tutto il contesto di Zeppara, per la sua collocazione nel territorio, per le sue dimensioni (circa 200 abitanti), per lo stato di conservazione delle tipologie architettoniche tradizionali, si presta ad un intervento che consenta di realizzare un vero e proprio paese-museo.
Inoltre il Museo si prefigge di potenziare la ricerca scientifica sia attraverso la prosecuzione della ricerca sul campo a livello regionale in collaborazione con le università, sia con la costituzione di un centro di studi e attività didattica con incontri fra culture diverse.