Museo civico Ricadi
Piazza Marconi 89861 Ricadi tel. 3482885616
www.museiricadi.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La scelta di Ricadi è stata quella di creare un museo diffuso sul territorio individuando gli edifici disponibili ma anche il tipo di museo radicato nel territorio e ancor di più nella frazione dove si è aperta quella specifica sezione del museo.
Un unico museo in diversi edifici collocati su tutto il territorio comunale, un concetto nuovo forse per il nostro territorio ma già sperimentato con successo altrove.
Il museo si articola nelle seguenti sezioni che essendo in fabbricati distanti tra loro comunque vengono denominati musei nel regolamento pur essendo di fatto solo sezioni dell’unico museo che ha per logo la Torre Marrana del 1300:
sez.n 1 Museo archeologico paleontologico via Roma fraz. Santa Domenica, sez. n 2 Museo Museo demo-etno-antropologico, via Artigiani Ricadi centro, sez. n 3 Museo del Mare Capo Vaticano, sez. n 4 Museo delle Torri loc. Torre Marrana, sez. n 5 Museo della Cipolla Rossa di Tropea Piazza Stazione San. Nicolò. Fa parte del museo la Biblioteca comunale" prof. Antonio Arena" sita nella frazione Orsigliadi alla via Ospedale con ben 40.000 volumi.
Sezioni di interesse etno-antropologico:
- La sezione n. 2 ha sede presso l'ex oleificio " Marcello Sculco", in Ricadi centro ospita la collezione acquistata dal comune di Ricadi di reperti della civiltà contadina. Il fabbricato principale è un oleificio attivo fino agli anni ’50 del secolo scorso con all’interno tutti i macchinari.
Sono esposti gli oggetti rinvenuti nell’oleificio per la misurazione e lavorazione dell’olio, molte grandi giare e contenitori in ferro e in vetro. Sono poi esposti oggetti per la lavorazione della terra, aratri in legno e ferro, zappe, vanghe, arnesi per la lavorazione dei prodotti. Dall’ampio cortile posteriore si accede in un piccolo fabbricato in terra cruda dedicato alla filatura.
- La sezione n. 3 ha sede presso l'ex Vedetta, il faro diurno, in Capo Vaticano, nella parte più alta del promontorio dove si gode una vista panoramica unica dal Golfo di Gioia Tauro al golfo di Lamezia e con di fronte la Sicilia dall’Etna alle isole Eolie. Due sale sono dedicate alla biologia marina. Un’altra sala è dedicata al pescato ed alla sua trasformazione nei secoli, con un percorso sulle peschiere e tonnare nella costa vibonese, dai Romani fino al 1800, vi sono qui esposti reperti archeologici romani (anfore) rinvenute nella vicina baia di S. Maria e contenitori ottocenteschi per la salagione del pesce. Infine una sala ospita molti vecchi attrezzi di pesca donati dalla popolazione al Museo: ancore, cordame, attrezzi per calatafare, reti, nasse, fiocine, palamiti e lampare (due delle quali già appartenenti allo scrittore Giuseppe Berto), all’esterno 2 vecchi gozzi in legno e alcune grandi ancore in ferro ed il percorso didattico nella vegetazione mediterranea nel giardino di circa 3000 mq che circonda l’edificio.
- La sezione n.5 ha sede presso l'ex stazione ferroviaria di Ricadi Una sala è dedicata alla storia della coltivazione della cipolla a partire dal ‘700 con pannelli fotografico-descrittivi che ricostruiscono la storia di questa coltivazione dal 1700 ad oggi, in esposizione oggetti per il trasporto e la spedizione anche all’estero, cesti e sacchi e le etichette delle confezioni degli anni 50 e 60; l'altra sala è dedicata al sistema di coltivazione Tradizionale illustrato con pannelli didattici: “dal seme alla treccia” con un’esposizione degli attrezzi utilizzati per coltivare e per lavorare il prodotto. Infine una piccola sala per riunione con esposti gioghi, aratri e una grande bilancia.
Orari di apertura dei musei e costi del biglietto sono reperibili sul sito www.museiricadi.it